C’è chi ne soffre in forma lieve e chi è geloso cronico. Ha tante sfumature e diversi livelli d’intensità. I consigli del Professor Carlo Rosso, Psicoterapeuta e Psichiatra per gestire quella del partner e riuscire a dire basta
La gelosia prima o poi, a torto o a ragione, investe tutti. C’è chi ne soffre in forma lieve e chi è geloso cronico. Si teme la presenza dell’ex, dei colleghi, dei genitori dei compagni del figlio, a volte anche di uno sconosciuto. La gelosia ha tante sfumature e diversi livelli d’intensità. E un conto è provarla, diverso è subirla.
Gelosia ed esperienza amorosa
«La gelosia è per noi moderni un sentimento poco nobile, di cui bisogna vergognarsi o comunque di cui non si va fieri, e di certo dichiararla ci pare una debolezza. Eppure la gelosia è un punto cruciale dell’esperienza amorosa. Nell’innamoramento vi è un momento d’esaltazione in cui pensiamo: «Lei/lui è mia/o». Ciò ci pare una conquista, ma in realtà è il precipizio da cui scorgiamo che l’oggetto della nostra passione amorosa è altro da noi e soprattutto è un essere desiderante circondato da rivali effettivi o potenziali», spiega il Professor Carlo Rosso, Psicoterapeuta e Specialista in Psichiatria, Docente di Psicopatologia del Comportamento Sessuale e Psicologia Clinica presso l’Università di Torino e Presidente della Società Italiana di Psicopatologia Sessuale – SISPSe, autore del libro “Relazioni instabili. Note sulla scommessa dei legami… anche d’amore” (Golem Edizioni).
Quando la gelosia sconfina nella patologia
«Il geloso patologico, che potremmo definire nevrotico, non è solo timoroso, ma è divorato dal dubbio dell’infedeltà del partner, non riesce a distrarsi da questo rovello. Continua con ostinazione a cercare prove o a pretendere la confessione di un supposto tradimento, mostrando senza esplicitarlo ciò che simbolicamente non può tollerare: ovvero l’idea di essere, anche per un solo momento, escluso dai pensieri e desideri del suo amato», sottolinea l’esperto.
Gelosia VS amore
«La gelosia non ha niente a che fare con l’amore, anzi è esattamente l’opposto. È importante ribadirlo, perché a volte le donne la confondono con l’amore e in base a quello sono disposte a tollerare una serie di cose. Potremmo definire l’amore come la capacità di guardare il mondo dalla prospettiva del due, di riuscire a trovare una via comune rispetto a un punto che può essere la sessualità, i figli, quale casa scegliere per andare a vivere insieme. Insomma una soluzione condivisa che vada bene per entrambi non contemplata all’inizio. Al contrario, la gelosia rende l’altro un oggetto. Il geloso pretende che la sua donna non risponda alla legge del desiderio indefinito come tutti al mondo. È bene interpretare i campanelli d’allarme e allontanarsi il prima possibile», consiglia il Professor Rosso.