Il 59% degli uomini ha avuto difficoltà sessuali durante il lockdown. Lo dimostra uno studio della Società Italiana di Andrologia SIA. Parte un ciclo di incontri online con gli specialisti per risolvere il problema. I consigli del Professor Alessandro Palmieri, presidente SIA
Il calo del desiderio ha registrato un picco dovuto alla pandemia. 6 uomini su 10, durante l’isolamento della scorsa primavera, hanno avuto disfunzioni sessuali, che, purtroppo, per molti perdurano anche se le restrizioni sono meno severe. A segnalarlo è uno studio condotto online nel 2020 dalla Società Italiana di Andrologia (SIA).
Calo del desiderio e pandemia
«L’arrivo della pandemia ha riscritto in modo radicale la vita delle persone, impattando in maniera inevitabile anche sull’attività sessuale. Sono stati molti i fattori che hanno messo a dura prova l’eros. A cominciare dall’ansia e dalla preoccupazione sul “cosa accadrà”, la faticosa gestione della nuova vita per l’eccessiva vicinanza con il partner o, al contrario, per l’eccesso di distanza per le coppie non conviventi», osserva Alessandro Palmieri, presidente SIA e Professore di Urologia Università Federico II di Napoli.
Un ciclo di incontri on line
Per aiutare gli italiani a recuperare una sana vita sessuale e affrontare i disturbi della sfera intima, la Società Italiana di Andrologia ha organizzato un ciclo di incontri online dal titolo “Keep in Touch 2021”. La diretta con gli esperti è fissata il giovedì dalle 19 alle 20 con cadenza quindicennale sul canale YouTube SIA Andrologia e in diretta Facebook. Un pool di esperti saranno a disposizione per rispondere alle domande degli utenti connessi, tramite la chatlive. E per chi si fosse perso la diretta sarà disponibile la registrazione di ciascun incontro.
La soddisfazione degli italiani
«Abbiamo deciso di indagare la soddisfazione sessuale degli italiani attraverso uno studio clinico condotto online durante il primo lockdown della scorsa primavera, coinvolgendo 2692 persone da tutte le Regioni. I dati raccolti mostrano che in quarantena il 59% degli uomini, ha avuto disfunzioni sessuali. Non abbiamo rilevato differenze in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, le Regioni con il più alto tasso di casi di Covid-19, né fra il personale sanitario. La funzione sessuale è migliorata quando le restrizioni sono state allentate, ma il 24% degli uomini ha confermato di avere ancora difficoltà sessuali» sottolinea il Professor Palmieri.