Compaiono all’improvviso e non si placano facilmente. Sono i crampi alle mani, spasmi involontari e dolorosi che possono ostacolare a volte in modo serio l’esecuzione di determinate attività quotidiane. Ecco come si manifestano e perché si verificano.
Come si manifestano i crampi alle mani
I crampi alle mani sono delle contrazioni muscolari involontarie e dolorose a carico dei muscoli delle mani. In medicina sono classificati nell’ambito delle distonie focali, consistenti nella comparsa di contrazioni muscolari prolungate o intermittenti che causano movimenti o posture anomale.
Il disturbo in oggetto si manifesta con una sensazione di contrattura o rigidità che porta a una flessione o estensione involontaria della mano o delle dita. Pian piano, a questi sintomi possono aggiungersene altri, quali formicolii, gonfiore, arrossamento cutaneo e intorpidimento.
La presenza di crampi alle mani può ostacolare lo svolgimento delle più banali attività quotidiane come maneggiare piccoli oggetti (penna, chiavi, ecc.), avvitare la moka per il caffè, scrivere, usare la tastiera e così via.
Quali sono le cause dei crampi alle mani
I motivi che provocano i crampi alle mani sono molti e di diversa natura. La possibilità di soffrirne aumenta quando una persona svolge attività ripetitive che sollecitano in maniera prolungata i muscoli delle mani. La contrazione spastica di questi muscoli può, ad esempio, essere provocata dallo scrivere prolungato, tipico, un tempo, degli scrivani. In tal caso si parla di grafospasmo o crampo dello scrivano.
Fra le possibili cause di questo disturbo si annoverano anche gli squilibri elettrolitici dovuti alla mancanza di idratazione e alla carenza di sali minerali, soprattutto di magnesio e potassio. Indolenzimenti e crampi alle dita delle mani e al polso si verificano pure a causa della sindrome del tunnel carpale, che insorge in seguito alla compressione del nervo mediano al suo passaggio all’interno di un canale delimitato dalle ossa del polso.
Nei casi più gravi, i crampi alle mani possono essere sintomo di particolari malattie neurologiche o dismetaboliche. È il caso delle distrofie muscolari distali, un tipo particolare di distrofie muscolari caratterizzate da un indebolimento dei muscoli situati alle estremità degli arti, quindi anche delle mani.
Un’altra malattia che contempla i crampi alle mani tra i suoi sintomi è la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una patologia degenerativa del sistema nervoso centrale. Anche il diabete, per via degli alti livelli di zucchero nel sangue, può provocare danni al sistema nervoso, e con essi crampi alle mani e muscolari in generale.
Diagnosi e cura
Tramite l’anamnesi e l’esame obiettivo, lo specialista è in grado di fare la diagnosi in pochi minuti, anche se è sempre bene confermarla con indagini e analisi più specifiche come l’elettromiografia, che studia lo stato elettrico del nervo e consente di definire quanto e dove soffre. Possono anche essere richiesti: radiografia, TAC, risonanza magnetica e analisi del sangue.
Vista la natura eterogenea dei fattori che contribuiscono a innescare gli spasmi involontari e dolorosi che caratterizzano i crampi alle mani, il trattamento varia a seconda della causa che ha determinato l’insorgenza del disturbo. In ogni caso, nel momento in cui si verifica il crampo, il modo più rapido per contrastarlo è stirare i muscoli interessati.
Per quanto riguarda la prevenzione, è sufficiente imparare a preservare le mani da movimenti e posture sbagliate, evitando di svolgere attività ripetitive per troppo tempo. Per prevenire i crampi alle mani è inoltre opportuno idratarsi adeguatamente e non trascurare l’assunzione di sali minerali, in particolare magnesio e potassio.
Fonte: rivistalasalute.it